Nell'attesa di una risposta tecnica da parte di Guido (tranquillo non sentirti obbligato
) dico la mia da totale ignorante.
Ad oggi e per i prossimi anni l'elettrico è solo marketing, la cosa va vista su più livelli.
Materie prime per le batterie e relativo smaltimento: questi aspetti hanno un impatto ambientale, non che il petrolio non ce l'abbia, ma se porti alta la bandiera della sostenibilità green... Insomma io non è che vado ai cortei vegani con un'insalata di pollo... Inoltre c'è il punto di vista etico dello sfruttamento delle popolazioni del terzo mondo nell'estrazione, ma su questo sorvolo.
Produzione di energia elettrica: tantissima viene da carbon fossile, quindi a che serve che la mia auto sia a batteria? Inoltre, e qui apro una parentesi che mi sta molto a cuore, adesso in Italia ci sono grossi investimenti in rinnovabili su terreni agricoli, questo è deleterio. Io non sono contro a prescindere, ma metterei dei paletti. Ricordiamoci che la terra produce cibo, prima di pensare a rendere terreni agricoli inutili, perché non iniziare da zone già cementificate? Perché non mettere pannelli su tutti gli edifici pubblici, sui parcheggi dei centri commerciali, outlet, parcheggi dello stadi tanto sotto c'è solo asfalto e farebbero pure ombra. Intanto ridaresti ettari alla comunità.
Troppe macchine: è inutile inquinare meno (perché si inquina tutti) se non togli auto e mezzi dalle strade. Potenziare il trasporto pubblico, incentivare lo smartworking, il telelavoro, insomma devono girare meno auto. Il problema è che girando meno hai meno consumi, meno vestiti da comprare, meno gomme, meno auto, bollo assicurazione e in una società come la nostra questo non è accettabile.
Io per una rivoluzione green nella mobilità partirei dall'ultimo punto a salire, ma io non sono nessuno.
Scusate il pippone, m'è partito il dito.