RobSixtysix ha scritto:
Le fiere tradizionali sono una specie in via di estinzione, un po’ in tutti i settori, e questo già da prima della pandemia. Oramai esistono strumenti più efficaci.
L’azienda per la quale lavoravo, sperimentò soluzioni alternative, e con queste ottenne maggiori risultati concreti, a fronte di minori investimenti. E come la mia ex azienda, così anche tante altre. Per le moto poi, molto meglio poterle provare – magari in un road show – piuttosto che contemplarle soltanto in un salone.
Sarebbe interessante sapere se, ad un azienda mediamente rappresentata sul territorio, come le 4 sorelle jap, o triumph o ktm o piaggio, costa di più una partecipazione ad EICMA lunga 6 giorni oppure organizzare un demo ride in giro per l'Italia (almeno una 15ina di tappe lungo lo stivale),come fece ad esempio la yamaha per la ST1200. Perché non si può chiedere sempre il "sacrificio" ai concessionari di comprare ed immatricolare tutti i modelli nuovi da dare in "in pasto" agli appassionati (che poi spesso vanno a cazzeggiare, solo per il gusto di "provare" una moto che poi gli interessa davvero poco). Penso ad esempio all'unico rivenditore ufficiale Aprilia della provincia di Alessandria (a Tortona). Essendo un multimarca (ktm, kawasaki, suzuki, aprilia, guzzi, beta e fantic), quante cacchio di moto dovrebbe immatricolare nel 2022, per soddisfare i "pruriti" di tutti?