Passati gli 8000 km con il Tuareg ed appena tornato da 16 giorni in Albania, in coppia (prima esperienza in due sul Tuareg), posso fare qualche bilancio. La mia moto era attrezzata con la coppia di valigie "urban" laterali, un vecchio bauletto GiVi monokey (2 caschi di capacità, mi pare 36 litri), e sopra di questo una sacca che conteneva due sacchi a pelo (per passaggio ponte in nave e per due notti in campeggio con tenda fornita) e poco altro, a seconda delle necessità del momento. Sui bagagli siamo stati molto tirati, perché per non togliere le valigie ogni giorno, ho preferito utilizzare le sacche che avevo per l'Africa twin, concepite però per i cassoni di metallo a carica dall'alto, più capienti e regolari. Ho lasciato l'intero bauletto per la sacca di mia moglie, più profonda, e tenuto io quella più sottile che mettevo nella urban sinistra, riuscendo ad infilare anche le scarpe. Nella destra, quella piccola con lo scasso marmitta, decisamente poco capiente, lasciavo le tute antipioggia, un po' di ferraglia e antiforatura, mai usati, una bottiglietta d'acqua ed uno zainettino quasi vuoto. Sul manubrio ho poi ancora legato un marsupio per metterci la macchina fotografica, Diciamo che per un viaggio "balneare", bastava così. Per un viaggio in climi freddi, sarei andato in crisi già alla partenza. La larghezza della moto contenuta entro il manubrio, mi ha però agevolato nel saltare le varie code, che soprattutto all'andata, mi avrebbero probabilmente fatto perdere il traghetto. La guida in autostrada. Ho regolato l'assetto "come da libretto" e la moto si guida benissimo, più o meno come l'Africa twin 1000. Forse leggermente meno stabile. LA cosa che però infastidisce, a me, è il regime di rotazione alto, che vale circa 1000 rpm in più rispetto alla honda 1000 a pari velocità. Ed il rumore di aspirazione, che alla lunga da fastidio. La guida nel misto. Anche qui la moto resta agile, sicuramente più di una AT, soprattutto nei tornanti. La guida su sterrato. Vedi sopra. Sella bassa, moto agile e più leggera, sono solo vantaggi. Il calore. Nota dolente, anche se, non capisco bene perché, certi giorni lo trovavo più fastidioso, altri meno. Sicuramente nelle code o quando si inizia a girare un po' in città c'è da patire. Ma anche il rientro da Ancona tutto autostradale del pomeriggio del 24 agosto, è stato un bel calvario. Ogni 80-90 km tappa all'autogrill a bere una bottiglia d'acqua! Il termometro di botdo, in viaggio, segnava 38-40 °C. La cosa che non mi spiego è che non partano le ventole di raffreddamento facilmente. Forse se avessero una "logica" di intervento più rapida, pilota e passeggero ne risentirebbero di meno. Problemi alla moto. Nessuno rilevato. A ottobre mi aspetta ancora una settimana abbondante in Tunisia; poi avrò qualche mese per completare il bilancio, vedere cosa propone il 2024 (o ripassare i. 2023), e decidere se "remain o exit" dal mondo Piaggio. PS: prima di partire avevo sentito il centro assistenza Piaggio, per sapere se avevo copertura di garanzia anche in Albania, paese extra UE. Pare che le coperture di recupero moto, ecc, valgano indipendentemente dal fatto di essere in UE o no. Questo è molto buono.
_________________ Gabor "Mettete Scott a capo di una spedizione scientifica, Amundsen per un raid rapido ed efficace. Ma quando siete nelle avversità e non intravedete via d’uscita, inginocchiatevi e pregate Dio che vi mandi Shackleton" R. Priestley
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