La destinazione "la sapete", la strada la solita (Tivoli, empolitana, Gerano, Rocca S.Stefano, Bellegra, Affile, Altipiani di Arcinazzo), tutt'al più che il giro era in solitaria e volevo stare tranquillo percorrendo strade già battute, per cui salto i convenevoli e vestito "per andare a sciare", con surplus di strati termici, alle 10 sono in strada! Non c'è navigatore, non c'è capofila/apripista, non c'è l'amico indiavolato...solo "pensieri" da lasciar dietro le spalle...almeno per un po'. Perché, diciamocelo in faccia, spesso non "inseguiamo" solo le curve, ma bramiamo quello stato mentale in cui ci ritroviamo guidando una moto, qualunque essa sia...
Con andatura da passeggio sfilo i paesetti e le località uno ad uno, gli uni e le altre entrambe spogli: non ho visto luminarie, non ho visto alberi di Natale, luci, fiocchi, palline colorate...nulla! Non sembra il 23 dicembre ma solo una uggiosa, umida giornata invernale...
Qualche allungo e qualche curva pennellata, nei tratti in cui le condizioni lo permettono, mi portano in un'ora e tre quarti ai piedi della salita...
Dó un'occhiata veloce alla webcam
(...omissis...)
E decido di provarci! Di freddo non ne ho preso finora, 8° o 9°, e su sembra esserci il sole...anche se qui è tutto coperto...
Le curve le conosco, mi aspettano...quello che non mi aspetto io sono le condizioni dell'asfalto.... assolutamente asciutto! WOW! Si chiude la vena, il sangue defluisce giù per la spalla, attraversa il braccio e arriva al polso che inizia a far ruotare la mano serrata sul gas...e...indovinate un po'? Il Guzzi risponde! L'aria fredda è carica d'ossigeno, il motore ha avuto 80km a disposizione per "entrare in temperatura" e appena ruoto la manopola le tourance next si aggrappano a terra e sparano avanti moto e pilota! Il divertimento dura "poco" 200/300 mt in ascesa: sui 1300 trovo neve ai lati della carreggiata che mi "consiglia" di rallentare...
Passo la "Rupe dell'inferno" ironicamente coperta di neve e ai 1700 esco dalla nube
Ancora poche centinaia di metri di dislivello e sarò al piazzale.
La vista, una volta sopra, almeno per me è da togliere il fiato: sei lissù, il silenzio è l'unica cosa che fa rumore, il sole splende rimbalza sulla testa del mare di nuvole e si riflette sulla coltre nevata dei rilievi dell'altipiano
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