Oggi sono passato dal mio venditore che ha preso anche il marchio CF, ed ho potuto vedere di persona come sono fatti questi oggetti. Mi sono convinto che ad etichettarli con sufficienza e senza esitazione dei semplici "cessi" passando orgogliosamente oltre, si commetta lo stesso errore fatto dal management inglese al salone di Tokio del 1968, davanti alle nuove Honda: come è andato a finire è storia. Questo non vuol dire che uno debba essere disposto a comprarsele, queste moto, ma semplicemente che è arrivato il momento di mettere da parte i pregiudizi. Ho visto la MT650:
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che viene venduta completa di borse, paramotore, paramani,
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con delle accortezze come freni con pompa radiale, doppio disco, parabrezza regolabile, leva frizione regolabile, forcella a steli rovesciati, deflettori, fari led,
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ad un prezzo tutto compreso di 6.100,00 euro, equipaggiata con il motore Kawasaki della Versys 650. Che dire? a vederla non è poi così male, la sella sembra ampia con buono spazio per il passeggero. Magari per chi è in cerca di una moto per fare un pò tutto senza impegno, senza essere un motociclista avvelenato... La comprerei? Adesso no, ma non mi sento di escludere a priori questa eventualità. Certo che se nel tempo dimostreranno di essere sufficientemente affidabili, e soprattutto se potranno offrire una assistenza capillare, allora saranno c@##i.
In alternativa c'era anche la NK650, una motoretta tuttofare, stesso motore della MT650, da uso quotidiano in città e fuori porta, senza soluzioni particolari ma che si porta a casa nuova con poco più di 5.000 euro:
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Secondo me ci sta di che pensare. Agli altri molto probabilmente rimarranno le moto da 15K in su, sempre che questi signori - dopo essersi fatti un nome con le medie - non vogliano poi aggredire anche quel segmento.